I Parchi di Studio e Riflessione sono luoghi distribuiti nei cinque continenti dedicati allo studio e alla riflessione. Il principale oggetto di tali studi è l’essere umano e le sue possibilità evolutive, verso un mondo non violento e non discriminatorio. Lo studio e la riflessione accompagnano l’azione sociale di coloro che hanno voluto e realizzato questi Parchi: i rappresentanti del Nuovo Umanesimo Universalista, i messaggeri del Messaggio di Silo.
I Parchi sono aperti al pubblico in orari adeguati alla latitudine e alla stagione.
In tutti i Parchi sono previsti gli stessi elementi simbolici:
Il Centro Studi è lo spazio dedicato ai lavori della Scuola.
Portale
Il portale definisce il passaggio tra due spazi. In tutte le culture e latitudini ci sono portali che separano “il sacro e il profano”; questa soglia accompagna un cambio di stato interno in coloro che la attraversano.
Ciò succede con il torii dei santuari shintoisti giapponesi, con l’ingresso nelle moschee, nelle chiese e sinagoghe; con il torana, l’entrata degli stupa buddisti e con alcune porte situate negli spazi cerimoniali dei popoli nativi del latinoamerica.
Il portale del Parco è ispirato alle arcate torii dei santuari shintoisti che si innalzano indicando una possibilità, invitando a superare un limite, ad attraversare la soglia per entrare in altri spazi e tempi mentali.
Il Portale segna il limite tra l’esteriorità del mondo e l’interiorità dell’essere umano, cercando di produrre un cambiamento nello stato interno di coloro che entrano in questo spazio.
La Fonte
Nelle storie della creazione, come nella mitologia in generale, l’acqua simbolizza la sostanza primordiale dalla quale nascono e a cui tornano tutte le forme. Tradizionalmente è relazionata al femminile e alla fecondità, per contiguità.
Molti popoli hanno considerato sacre le sorgenti e le fonti, come nel caso dei giardini islamici, dove questi simboli hanno occupato un luogo centrale, riproducendo i giardini dell’Eden.
La Fonte del Parco si ispira alla forma dello yoni-lingam indiano, che rappresenta l’unione sessuale femminile e maschile.
Il Tantra vede nello yoni-lingam la rappresentazione suprema di ciò che vi è di Dio in noi, dell’energia creativa che si manifesta nel pensiero e nella capacità di creare la vita.
La Piazza delle Steli
In differenti latitudini e momenti storici le steli sono testimonianze di avvenimenti storici significativi per l’epoca nella quale furono costruite. Così furono costruite, ad esempio, le steli mesopotamiche, egizie, sumeriche o dei Maya.
Le steli nel Parco, contengono i nomi, incisi in lastre di acciaio, delle persone che hanno contribuito alla costruzione dei Parco stesso.
La Sala di meditazione
Fin dalle sue origini, l’essere umano ha cercato o costruito ambiti dove potersi connettere con una realtà superiore.
Così, diverse culture utilizzarono radure nei boschi, grotte nella montagna o isole con queste caratteristiche di luogo sacro.
Costruzioni circolari, o a forma di mandorla, costruzioni sormontate da cupole, da coni appuntiti, minareti.
Tra queste costruzioni si incontrano i grandi stupa a forma semisferica sormontati da un conoide, disseminati in India e in altri Paesi dell’Asia.
La Sala del Parco, prende ispirazione da questi ultimi, con la differenza che gli stupa sono luoghi chiusi e inaccessibili, mentre la Sala è aperta, vuota e senza icone, immagini o simboli di alcun genere.
Un luogo posto per essere “riempito” dalle persone. Dall’esterno, l’occhio che guarda la Sala tende verso l’alto, senza interruzioni nelle forme; all’interno lo spazio è semisferico e vuoto. Qui la gente si ubica in maniera circolare e concentrica, tutta allo stesso livello. La forma sferica della Sala aiuta a sentire inclusione e a sperimentare una connessione profonda con se stessi.
Monolite
Fa parte di quel tipo particolare di forme che sin dall’antichità furono chiamate: “assi del mondo”, in grado di connettere il cielo e la terra. Nella letteratura dei diversi popoli, scale, liane, montagne e alberi sono forme per accedere al cielo.
Così ne parlano varie favole, come la storia di Mago Merlino, la cui saggezza si nutre della quercia, o di Giacobbe, che vide in sogno la scala che usavano gli angeli per salire in cielo. Anche gli obelischi egizi, simbolo dei raggi dei loro dèi solari, svolgevano questa funzione.
In ogni Parco, un monolite di acciaio inossidabile fissa le coordinate spazio-temporali nelle quali il Parco è stato creato.